Suor Cristina in Sister Act: «Sono ambiziosa, che male c’è?»

A poco più di un anno dalla vittoria di The Voice of Italy e dall’uscita del suo primo album Suor Cristina debutta a teatro nel musical Sister Act diretto da Saverio Marconi. Badate bene: non presterà il volto e la voce alla (finta) suora pazzoide interpretata per la prima volta sul grande schermo da Whoopi Goldberg nel 1992. La suora più famosa d’Italia vestirà invece i panni di Suor Maria Roberta, una novizia con la passione per la musica con la quale sente di avere molte più affinità.

Nonostante i grandi e numerosi palchi calcati dopo la vittoria del talent Suor Cristina non nasconde una certa emozione per la prima al Teatro Brancaccio di domani. Ma se c’è chi la applaude, comprese grandi star del calibro di Madonna e Alicia Keys, Suor Cristina deve vedersela con numerosi detrattori che giudicano negativamente le sue velleità artistiche. L’abbiamo intervistare anche per capire cosa ne pensa al riguardo.

Sister Act è un altro sogno che si avvera o l’ennesima sorpresa del suo percorso artistico?

E’ come un ritorno alle origini. La mia vocazione come cantante nasce proprio da un musical (Il coraggio di amare dove interpretava Suor Rosa nel 2007, n.d.t.). E’ lì che ho ricevuto la chiamata del Signore.

Ci parla un po’ del suo personaggio, Suor Maria Roberta? Che cosa vi accomuna?

Suor Maria Roberta è una novizia, una giovane donna molto semplice che come me nutre una straordinaria passione per il canto. Entrambe siamo più capaci di esprimere chi siamo cantando che non parlando.

Che rapporto ha con l’originale? E’ un film che aveva amato da adolescente?

Sì, un film bellissimo. In particolare avevo amato Sister Act 2 dove le suore si aprivano finalmente verso il mondo esterno con nuovi strumenti.

L’outsider di Sister Act è Deloris, una donna chiamata a confrontarsi con un ambiente molto diverso da quello a cui è abituata. Non è lei la vera outsider dello show considerando che è l’unica vera suora tra tante attrici?

No, non credo. Questo è un musical che parla d’amore. Alla fine in Deloris avviene una conversione interiore. Io di certo non mi immedesimo in una suora svitata come lei ma spero che al pubblico arrivi questo messaggio: ognuno ha i propri doni da mettere al servizio della società e del bene altrui, dovunque si trovi.

Non crede che senza la vittoria di The Voice non le sarebbe mai stata proposta un’opportunità del genere?

Le vie del Signore sono infinite. Questo è il mio percorso e credo che Lui mi voglia su quel palco per annunciare il Suo amore. Non posso sapere come sarebbe stato altrimenti e non conosco altro modo per rispondere a questa domanda.

Quanto è cambiata la sua routine dopo il talent?

In fondo non è cambiata molto. Ho solo qualche impegno in più ma sono rimasta sempre la stessa. Non trascuro le responsabilità della mia vita consacrata ma spesso sono dall’altra parte del mondo a fare un concerto o, come in questo caso, al Teatro Brancaccio a recitare in un musical.

Si ritiene una donna ambiziosa?

Tutti abbiamo dei sogni. Credo che non ci sia ambizione più grande della santità. Siamo tutti un po’ ambiziosi in questo senso. Non penso c’entri niente con il carrierismo. Ma se abbiamo dei grandi obiettivi di fronte a noi perché non crederci fino in fondo e perseguirli?

Che effetto le fanno le critiche?

Mi fanno ridere le critiche distruttive. Ovviamente non tutti possono accogliere il mio messaggio. Ci sono persone che hanno bisogno di più tempo per capire mentre altre continuano a testimoniarmi di essersi di riavvicinati alla fede grazie alla mia musica.

Ripensando alla sua esperienza in TV non ha mai avuto dei ripensamenti?

Perché avrei dovuto nutrire dei sensi di colpa? Vivo questa mia popolarità come un modo per uscire e annunciare. Non mi pento di nulla. Ho il sostegno di tutte le persone che mi vogliono bene e questo mi invoglia ad andare avanti.

Sta preparando un nuovo album. Può darci qualche anticipazione?

Ho in programma un disco per il mio amatissimo Brasile e vari concerti benefici. Il prossimo sarà a Malta il 15 dicembre. Amo viaggiare e confrontarmi con culture diverse perché credo che la diversità arricchisca.

Solo qualche giorno fa ha dichiarato che non parteciperà al Festival di Sanremo: è un NO definitivo?

Al momento ho ritenuto di avere altre priorità ma non mi precludo questa possibilità per il futuro.

Originariamente pubblicato su Vanity Fair Italia

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