Quando Lizzy Caplan ha cominciato a recitare aveva solo quindici anni. Pochi, o forse nessuno, la ricorda per il suo primo ruolo nella serie tv Freaks and Geeks con James Franco e Seth Rogen.
Oggi per molti il suo nome è ancora poco familiare se non associato a quello di Virginia Johnson, la smaniosa e carismatica ricercatrice che insieme al dottor William Masters diede il via alla rivoluzione sessuale negli anni Sessanta.
La loro storia è protagonista della serie tv Masters of Sex, in cui Lizzy Caplan recita in tandem con Michael Sheen. Il ruolo di Virginia Johnson le è valso grande notorietà e tante soddisfazioni, tra cui una nomination agli Emmy Awards come miglior attrice di una serie drammatica.
L’abbiamo intervistata per scoprire cosa la accomuna all’intraprendente dottoressa Johnson, approfondire la sua personalità e il suo punto di vista sui temi più caldi dell’estate. La seconda stagione di Masters of Sex sarà trasmessa dal 5 agosto in esclusiva tutti i mercoledì su Sky Atlantic.
Lizzy, cosa sta succedendo a Virginia? L’abbiamo conosciuta come una donna indipendente, forte e decisa ma ora sembra che Bill possa prendere il sopravvento.
Io credo che Virginia stia ottenendo ciò che ha sempre desiderato a livello professionale proprio grazie a Bill e alla loro partnership. Purtroppo hanno entrambi un carattere molto complicato e non possono che dipendere l’uno dall’altra. Spesso la loro è una relazione simbiotica e poco sana, è come se smettessero di essere due entità separate e iniziassero ad essere una cosa sola.
Hai mai pensato a Virginia come alla versione femminile di Don Draper di Mad Men?
Non direi. Don è un uomo potente che si trova al top del suo percorso lavorativo. Virginia deve impostare da sola la propria carriera partendo da zero. Prima fa la segretaria, poi l’assistente e forse solo nella terza stagione la vedremo raggiungere una posizione paritaria a quella di Bill.
Che cosa ti rende diversa da Virginia Johnson?
Virginia è molto più brava di me nel gestire la propria personalità a seconda di chi si trovi di fronte. Credo che questo sia il risultato della sua ambizione, che non giudico né in maniera positiva né negativa. Ho imparato molto da lei perché penso che ognuno di noi, uomo o donna che sia, ad un certo punto della vita si trovi costretto a fare delle scelte che hanno delle ripercussioni sulle persone che ami. Lei ha messo al primo posto la sua carriera sacrificando la sua famiglia e credo che molte donne oggi si trovino ancora nella sua stessa posizione.
Al momento sembra che ci siano più ruoli femminili a disposizione nelle serie tv come in Empire, The Honourable Woman. Credi che ci sia un cambiamento in corso ad Hollywood?
Credo che la tv abbia da sempre rappresentato un terreno più fertile rispetto al cinema per lo sviluppo di personaggi femminili più complessi. Il pubblico sembra più pronto ad immergersi nelle loro storie guardando una serie tv piuttosto che un film. Questo poi è un momento fenomenale per la tv che è piena di talenti. Non sono sicura che dipenda solo dalla diversa forma di narrazione ma sono onorata di essere parte di questo cambiamento.
Perché credi che il sesso sia ancora un tabù?
Non lo so proprio. L’America è stata fondata su degli ideali di puritanesimo e, anche se le persone si sono allontanate da quel tipo di mentalità, credo che siano ancora ben radicati nella nostra società. In altri paesi mi pare esserci una maggiore apertura ma continuo a chiedermi ogni giorno perché esista una tale chiusura in merito all’atto più naturale e comune che esista.
Credi che le ultime rivelazioni di Caitlyn Jenner possano essere di aiuto a chi si sente ancora sessualmente represso?
Essere gay o transgender e scegliere di vivere liberamente la propria sessualità non corrisponde quasi mai ad una vita facile. Per questo mi sento di essere molto solidale con Caitlyn. Bruce Jenner era considerato la quintessenza della mascolinità e oggi il suo è più grande esempio per chi non ha ancora il coraggio di essere stesso. Sono entusiasta di far parte di un’epoca in cui le persone stanno imparando a riconoscere il diritto alla diversità.
In una precedente intervista hai dichiarato che desideri avere dei figli. In quel caso parlerai loro apertamente di sesso?
Sappiamo tutti quanto sia imbarazzante da ragazzi sentir parlare i propri genitori di sesso ma penso che sia importante che i figli sappiano di poter confidarsi con gli adulti. Ho sempre creduto nell’apertura mentale a discapito dei pregiudizi.
A Natale ti vedremo in The Night Before, il nuovo film prodotto da Seth Rogen dopo il successo di The Interview. La commedia rimane il tuo primo amore?
Recitare mi rende felice e spero di continuare per tanti anni ancora. E’ quasi un sollievo poter girare una commedia dopo gli episodi di Masters of Sex che pur impegnandomi solo un mese e mezzo sono sempre un’esperienza molto intensa, sia da un punto di vista emotivo che fisico. Questo non significa che la commedia rappresenti una vacanza, anzi spesso nasconde delle insidie ma lavorare con Seth, che conosco fin dai miei esordi, rende ovviamente tutto più facile.
Tu di quali serie tv sei appassionata?
Mi è piaciuta molto Transparent. Straordinaria. Purtroppo sono sempre indietro rispetto alla programmazione perché non ho molto tempo libero. Di solito mi addormento prima della fine degli episodi ma la prossima sulla mia lista è Orange is the new black che mi incuriosisce moltissimo.
Pubblicata originariamente su Amica.it